Afte della bocca: cosa sono?

Le afte della bocca sono delle piccole lesioni della mucosa orale di forma tondeggiante dal diametro che può variare dai 2 ai 5 mm. Se non curate adeguatamente possono superare anche il centimetro di diametro. Queste lesioni del cavo orale affliggono in media il 10% della popolazione italiana, colpendo prevalentemente i bambini in età pediatrica e le donne.

La parola afta ha origine dal greco e significa pustola, si tratta perciò di una lesione circoscritta della pelle a carattere passeggero.

Le afte del cavo orale si possono presentare all’interno delle guance, sulle gengive o sulla lingua. Si tratta di infezioni della bocca: sono facilmente riconoscibili perchè presentano un colore bianco lattiginoso nella prima fase di eruzione, per poi cambiare e manifestando un alone rossastro. La patina bianca è dovuta alla fibrina, una proteina coinvolta nella coagulazione del sangue. Quando si rompe la mucosa orale entra in gioco e crea una patina viscosa sopra la ferita. Le afte orali possono essere singole o presentarsi in piccoli gruppi ravvicinati. Spesso si pensa di avere un’afta anche quando si presentano bolle sulla lingua, in realtà non è possibile che si sviluppino afte sulla lingua. In questi casi infatti l’alterazione della lingua è dovuta alla presenza del virus Herpes Simplex.

Se se afte si presentano ricorrenti a distanza di tempo regolare si parla di stomatiteaftosa recidivante.

Stomatite aftosa

La stomatite, o più precisamente stomatite aftosa recidivante, è un’infiammazione acuta e spesso cronica che interessa il cavo orale in maniera generalizzata. La stomatite è legata alla presenza di afte recidive e ricorrenti nella bocca.

La stomatite aftosa è un’infezione, non è contagiosa ed è una malattia curabile. È opportuno prevenire il peggioramento della situazione chiedendo consiglio al proprio medico di base e al proprio dentista di fiducia. I fattori scatenanti che causano questa infiammazione sono diversi, tra cui:

  • scarsa igiene orale
  • intolleranze alimentari
  • allergie
  • carenze nutrizionali
  • condizioni di elevato stress
  • malattie autoimmuni 
  • malattine genetiche
  • infezioni in corso

Afte cavo orale o stomatite: sono infiammazioni contagiose?

La presenza di afte nel cavo orale o di stomatite ulcerosa non deve limitare la vita di tutti i giorni. Infatti queste due infammazioni non sono contagione ma è sempre meglio evitare di condividere posate, bichierri, bottiglie e sopratutto lo spazzolino con altre persone per evitare di contrarre infezioni e malattie più pericolose e contagiose. Se infatti è già in atto un’infezione, l’organismo è già messo sotto stress. La presenza di altri elementi patogeni possono incrementare il rischio di complicanze.

Perchè vengono le afte? Quali sono le loro cause?

Le cause delle afte non sono ancora completamente conosciute. I fattori scatentanti che però possono incidere sulla loro insorgenza sono più che evidenti.
Le afte della bocca possono essere dovuti a piccoli traumi locali causati da movimenti non intenzionali durante la masticazione. In altre occasioni possono presentarsi piccole lesioni dovute dai braket dell’apparecchio ortodontico o microlesioni dovute da uno spazzolino usurato o utilizzato in maniera eccessivamente energica. In questi casi, essendo l’afta dovuta da una microlesione accidentale, guarirà velocemente e senza troppo fastidio in pochi giorni.

Se sfortunatamente non è così, si può andare a ricercare la causate di ulcerazioni in altri fattori. Alcuni di questi sono gli stessi fattori scatenanti della stomatite:

  • alimentazione non equilibrata che abusa di cibi molto piccanti e spezziati, grassi animali, frutta secca, mostarda, formaggio, cioccolato e alcolici.
  • in carenze nutrizionali dovute all’alimentazione scorretta o a difficoltà nell’assimilazione dei cibi. Nello specifico la letteratura scientifica riscontra lo sviluppo di afte sopratutto negli individui con carenza di zinco, ferro e vitamite (in particolare B12 e B9).
  • intolleranze alimentari. 
  • allergie.
  • condizioni di elevato stress.
  • malattie autoimmuni o assunzione di farmaci immunodepressori. Il diabete è una malattia autoimmune che spesso indebolisce la capacità di autoregolazione del cavo orale aumentando la possibilità così di sviluppare anche altre malattie infiammatorie come la gengivite, la parodontite e nel caso di portatori di impianti anche la perimplantite.
  • malattie croniche come la celiachia, il morbo di Crohn, la colite ulcerosa, Lupus E.rimatoso Sistemico, Sindrome Di Behçet.
  • infezioni in corso uno fra tutti può essere la presenza del batterio Helicobacter pylory all’interno del cavo orale.
  • contatto diretto con oggetti sporchi o animali domestici. I bambini piccoli tendono a succhiare e a mettersi in bocca qualunche oggetto nuovo o che li incuriosce. Infatti in età pediatrica è molto comune ritrovare afte nei bambini.

Quali sono i sintomi delle afte?

Quando si hanno delle afte alla bocca spesso si avverte una sensazione di dolore e infiammazione già nei giorni prima che precedono la lacerazione della mucosa. Successivamente i sintomi possono essere:

  • Dolore, anche molto forte e puntuale, che diventa maggiormente intenso mentre si mangia, si parla o ci si spazzola i denti
  • Arrossamento nella zona ed eventuali perdite di sangue
  • Febbre (nel caso di afte grandi ed estese)
  • Gonfiore dei linfonodi sotto la mandibola

Afte cure efficaci per il cavo orale

Spesso le afte guariscono spontaneamente nel giro di 5-7 giorni. Quando ciò non accade e quando la manifestazione è particolarmente dolorosa, si può intervenire dietro consiglio e prescrizione del medico con:

  • Collutori che formano un film protettivo sopra le afte per previene il contatto con i cibi;
  • Applicazione di gel appositi, reperibili in farmacia, che prevengono il contatto con cibi e aiutano a rigenerare il tessuto lacerato

Afte rimedi naturali: si o no?

Nella coscienza comune spesso sono anche suggeriti rimedi naturali per la cura delle afte. A volte però si può rischiare di peggiorare la situazione. I rimedi della nonna solitamente coinvolgono impacchi di limone o applicazione di gel a base di aloe vera.

Come sempre una corretta igiene orale, la prevenzione professionale presso il proprio dentista di fiducia e un consulto, anche incrociato, con il proprio medico curante è sicuramente la soluzione più corretta per prendersi cura del proprio sorriso in modo sano.

Afta quando iniziare a preoccuparsi?

La presenza di afte nella bocca o di eventuali stomatiti aftose non devono essere considerati dei segnali d’allarme preoccupanti. Questo perchè l’insorgenza può essere causata da diversi fattori e spesso la prognosi è di pochi giorni. È necessario però contattare il medico se l’afta è accompagnata da febbre: in quel caso, più grave, potrebbe esserci un’infezione in corso o può rappresentare la presenza di  un’altra patologia per cui occorre un controllo approfondito.