Bruxismo e Covid-19: le influenze sui denti e il benessere psico-fisico

Bruxismo e Covid-19: quali conseguenze sui denti

Bruxismo e Covid

Le conseguenze del coronavirus si riflettono sulla salute dell’organismo in generale anche per coloro che non sono affetti dal virus. In che modo? Attraverso una scarsa prevenzione e il continuo rimandare delle visite di controllo. Anche chi sta bene si trova a risentire dello stress e dell’ansia causati da tutte quelle regole, restrizioni, paure e timori che si è costretti a vivere. Li chiamano Effetti collaterali da Covid: si tratta di tutte quelle conseguenze fisiche e psicologiche che la pandemia ha avuto e sta avendo ancora sulla vita di ciascuno. Tra questi vi sono sicuramente i problemi legati alla salute della bocca. Infatti la situazione di stress ha fatto sì che si registrasse un aumento considerevole di casi di bruxismo.

Cos’è il bruxismo?

Il bruxismo è un disturbo causato da ansia e stress che determina una progressiva usura dei denti. Si manifesta con la contrazione involontaria dei muscoli della masticazione. Una distinzione fondamentale è quella tra “bruxismo diurno” e “bruxismo notturno”, ma si deve anche distinguere tra il bruxismo del serrare i denti e quello del digrignare i denti. Si tratta di una condizione molto frequente durante la notte, talvolta così rumorosa che ad accorgersene per primo è il proprio partner, ed è associata ad un’intensa attività di risveglio nel sonno. Il bruxismo notturno è infatti legato alla vasta tipologia dei disturbi del sonno, in particolare ai “micro-risvegli” che segnano il passaggio dalle fasi di sonno profondo a quelle di sonno leggero. A lungo andare può portare, per esempio, al deterioramento delle superfici dentali, a fratture o a dolori alla mascella.

I sintomi del bruxismo sono da riscontrarsi in:

  • aumento della sensibilità dovuta alla perdita dello strato di smalto,
  • lesioni ed usura di uno o più denti,
  • dolori diffusi al capo (mascella, orecchie, testa, muscoli normalmente coinvolti nel processo di masticazione)

Ma quali sono, invece, le cause del bruxismo? Innanzitutto ansia e stress, ma anche l’insorgere di altri fattori: problemi emotivi e psicologici, disturbi del sonno, disallineamento delle arcate dentarie, risposta muscolare a malattia neurodegenerativa. Il fumo, il consumo di droghe, l’abuso di alcolici e caffeina, possono inoltre acuire il fenomeno.

Legame tra Bruxismo e Covid-19

Durante i mesi del lockdown, molte persone hanno indubbiamente avuto a che fare con diverse paure. L’emergenza sanitaria, con le sue implicazioni negative, ha favorito l’accentuarsi del bruxismo negli individui già sofferenti, e la nascita di nuovi casi tra chi non ne aveva mai sofferto. In ogni caso, gli specialisti che durante la prima fase di lockdown hanno seguito i pazienti interessati da questa patologia, hanno riscontrato due situazioni contrapposte. Da un lato, la chiusura forzata, il lavoro da remoto e, in generale, uno standby dalla vita frenetica, hanno affievolito i fastidi tra chi soffriva di bruxismo. Dall’altro lato, le persone che già ne soffrivano hanno convissuto con un inasprimento, causato da dolori e malessere psichico (per la perdita del lavoro, dei familiari ecc.). Inoltre, sempre lo stress emotivo ha fatto registrare nuovi casi tra chi finora non aveva mai sofferto di bruxismo. All’inizio della riapertura, è stato registrato un peggioramento delle condizioni orali e parodontali, insieme alla complicanza delle fratture dentali. Molte persone, quindi, tendono a somatizzare il disagio e lo stress a livello del cavo orale.

Come diagnosticare il bruxismo

Innanzitutto, la prima domanda da porsi è: c’è un modo per prevenire il bruxismo?  Sì. Le strategie di prevenzione comprendono i metodi per la riduzione dello stress, come per esempio, ascoltare la musica, fare un bagno caldo, fare attività fisica moderata e regolare. A livello alimentare è consigliato invece evitare alcolici, caffè e tè soprattutto dopo cena. Per quanto riguarda la diagnosi, è sufficiente una visita medica del dentista. È necessario chiedere l’aiuto di un esperto che ispezionerà la salute dei denti verificando l’usura, le lesioni e la sensibilità dei muscoli della mascella. Il dentista, in base all’esito della visita iniziale, potrebbe richiedere di effettuare altri esami per meglio indagare gli aspetti che causano il bruxismo.

Bruxismo: quali esami devo fare?

La radiografia ortopanoramica è il primo esame che il dentista richiederà per verificare problemi nell’allineamento delle arcate dentarie (malocclusione). Questo esame può essere utile anche per rivelare la presenza di carie, parodontite, danni ai tessuti interni del dente, come lesioni endodontiche, tipo granulomi apicali, o lesioni a carico delle ossa mascellari, ad esempio cisti o nuove formazioni in genere.

Una volta escluse possibili ulteriore patologie che interessano il cavo orale, il dentista potrebbe richiedere una polisonnografia. Si tratta di un esame specialistico eseguito da un esperto di Medicina e Igiene del sonno per verificare l’andamento del risposo notturno. Essa misura molti parametri: l’attività cerebrale, misurata con l’elettroencefalogramma (EEG), l’attività cardiaca, misurata dall’elettrocardiogramma (ECG), i movimenti oculari durante il sonno, registrati con l’elettrooculogramma (EOG) e l’attività muscolare analizzata con l’elettromiografia (EMG). Inoltre, la polisonnografia comprende il rilevamento del russamento, l’osservazione dei movimenti del torace e dell’addome, della posizione corporea, del flusso oronasale e della saturimetria, tramite un pulsiossimetro.

Come trattare il bruxismo

Una volta diagnosticato il bruxismo, si interviene per proteggere i denti, ma anche la qualità della vita e del risposo, che a loro volta possono incidere sulla salute cardiovascolare. I relativi trattamenti sono suddivisibili in 3 azioni differenti ma complementari.

  1. l’utilizzo di strumenti che consentono di evitare lo sfregamento notturno dei denti. Il dentista prescriverà dunque il bite, un paradenti da indossare mentre si dorme. Si tratta di un supporto per limitare i danni che il bruxismo cronico porta alle arcate dentali e alla bocca in generale;
  2. L’utilizzo di tecniche di rilassamento per alleviare lo stress. In alcuni casi si rende necessario l’uso della psicoterapia per contrastare i problemi emotivi alla base del disturbo;
  3. qualora gli esami lo evidenziassero, sarà necessario il ricorso a ulteriori cure dentali, per la correzione della malocclusione, per riallineare le mandibole e per ridurre i punti di contatto anomali tra i denti.

Riprendi in mano la tua salute

La pandemia sta condizionando la vita di tutti i giorni e la voglia di tornare alla normalità è tanta. A volte bisogna ricordare, però, che la normalità non è soltanto avere la possibilità di andare a mangiare al tuo ristorante preferito o di programmare il prossimo viaggio. Normalità significa anche prendersi cura di sé. La salute è importante e non puoi metterla da parte lasciandoti condizionare da eventi situazionali come il Covid-19.

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