Da inizio Marzo abbiamo vissuto un periodo di stand-by, di attesa. Non solo noi, ma anche i nostri denti. Siamo rimasti a casa, come era giusto fare, per paura del contagio o per le nuove disposizioni degli studi dentistici che potevano ricevere solo i casi urgenti. È stato quindi normale rimandare la visita dal dentista. Da alcune settimane, con l’ingresso nella fase 2 della pandemia, gli studi odontoiatrici hanno potuto riaprire e riprendere la loro normale attività. Non abbiamo scuse: dobbiamo ricominciare a prenderci cura della nostra bocca.
Nonostante il virus sia ancora in circolazione, è necessario tornare dal proprio dentista di fiducia per riprendere i trattamenti periodici di prevenzione e cura. La cosa può spaventare, ma andare dal dentista in totale sicurezza si può!
Da sempre, infatti, gli studi odontoiatrici devono rispettare norme di sicurezza e igiene per garantire un ambiente salubre e privo di batteri e virus, ma con la paura di contagio da Covid-19 i protocolli sono diventati ancora più rigidi. Gli studi odontoiatrici rispettano oggi rigorose procedure igienico-sanitarie per tutelare ancor meglio la salute dei propri pazienti e di tutto il personale.
Una domanda sorge spontanea: cosa cambia per il paziente?
Cosa aspettarsi al rientro dal dentista
Se prima il timore di andare dal dentista era legato prevalentemente a una paura del dolore, adesso la preoccupazione è che lo studio dentistico possa essere un potenziale luogo di contagio.
Per varie ragioni, infatti, le probabilità di diffondere il virus all’interno dello studio sono più alte: sono quotidianamente effettuati trattamenti che generano il cosiddetto “effetto aerosol” e il professionista opera a stretto contatto con il paziente, rendendo impossibile il rispetto della distanza di sicurezza.
Proprio per prevenire la possibilità di contagio, oltre alle misure igienico-sanitarie più serrate, oggi i dentisti sono tenuti a rispettare e far rispettare dai propri pazienti anche regole di comportamento volte a garantire un ambiente sanitario sicuro. Tra queste, certamente l’utilizzo di mascherine e il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro tra una persona e l’altra, ma anche specifici protocolli di sterilizzazione degli strumenti e di sanificazione degli ambienti.
Nello specifico, però, cosa succede in studio? Per tutelare la salute di tutti sono state adottate alcune misure di protezione e prevenzione che andremo a descrivere nel dettaglio.
Cosa succede prima della visita
La prima cosa da fare se si ha intenzione di andare dal proprio dentista è contattare lo studio telefonicamente, o tramite e-mail, per prendere un appuntamento. Inizierà così la prima fase del Triage, che consiste in una serie di domande e procedure, applicate in due momenti specifici, differenti nel tempo, volte a svolgere “un doppio controllo” sullo stato di salute del paziente. Il Triage consente dunque di riconoscere i pazienti potenzialmente infetti e minimizzare il rischio operativo per il professionista, il personale dello studio e gli altri pazienti.
Il personale preposto alla presa dell’appuntamento dovrà inoltre spiegare quali saranno i comportamenti da adottare in studio. A tutti sarà richiesto di presentarsi muniti di mascherina, senza accompagnatori se non indispensabili, a eccezione di persone disabili, anziani non autosufficienti o minori. È fatta richiesta di contattare lo studio per riprogrammare l’appuntamento nel caso in cui il giorno precedente l’appuntamento si manifestassero sintomi influenzali o patologie respiratorie. Oggi più che mai è doveroso essere puntuali: rispettare l’orario di appuntamento concordato sarà fondamentale per limitare al massimo il contatto con altre persone e i tempi di permanenza nella sala d’attesa.
Come avviene l’accoglienza in studio
Anche le fasi operative dell’accettazione cambieranno rispetto al passato. Per completare il Triage, all’arrivo del paziente in studio verrà rilevata la temperatura con termoscanner o termometro contactless e dovrà compilare e sottoscrivere uno specifico questionario. Le domande saranno molto simili a quelle sottoposte telefonicamente per poterle confrontare ed escludere la possibilità di contagio da Covid-19 nel periodo intercorso tra la telefonata e il giorno dell’appuntamento.
Il paziente sarà invitato a depositare i propri effetti personali in aree dedicate e a indossare i calzari monouso prima di entrare nelle sale operative.
Inoltre, la mascherina dovrà essere indossata fino all’inizio della fase operativa e sarà obbligatorio lavarsi le mani, o disinfettarle con soluzione idroalcolica, in gel o liquida, messa a disposizione dallo studio.
Cosa succede in sala
All’interno della sala operativa al paziente sarà consentito accedere solo previa autorizzazione del personale e potrà portare con sé alcuni oggetti personali che verranno inseriti all’interno di una busta sigillata fornita dallo studio.
L’intera equipe odontoiatrica (odontoiatri, assistenti e igienisti dentali) che assiste il paziente dovrà indossare dispositivi di protezione individuale che permetteranno di proteggersi da eventuali veicoli di contagio, come goccioline di saliva o di sangue. Tra questi: le cuffie, i guanti, i camici monouso, gli schermi facciali, gli occhiali protettivi e, ovviamente, le mascherine.
Una volta accomodato sul riunito al paziente verrà posizionata l’apposita mantellina monouso idrorepellente con i lacci. Si noterà che gran parte delle attrezzature e degli strumenti sono stati coperti con polietilene per ridurre il rischio di contaminazione: proprio per questo motivo gli verrà raccomandato di non toccare nulla.
Prima del trattamento o della visita, il paziente verrà invitato a eseguire due sciacqui: il primo con una soluzione a base di Perossido di idrogeno e Iodo-povidone e il secondo con un collutorio a base di Clorexidina, entrambi volti a diminuire la carica batterica e virale del cavo orale.
Alcune prestazioni richiederanno l’utilizzo della cosiddetta diga di gomma, ovvero una particolare pellicola isolante che permetterà al dentista di trattare solo la zona della bocca interessata e ridurre significativamente le particelle sospese nell’aria. A tal proposito il paziente noterà anche un minor uso di strumenti rotanti a favore di strumenti meccanici. Questo non influirà sulla qualità del trattamento, ma servirà per evitare il cosiddetto “effetto aerosol”, ovvero la nebulizzazione della saliva dei pazienti.
Cosa succede dopo la visita
Al termine della visita o del trattamento, soltanto dopo aver nuovamente indossato la mascherina e igienizzato le mani, il paziente potrà entrare in contatto con il personale dello studio addetto alla segreteria e sbrigare gli eventuali aspetti burocratici. Anche in questa occasione sarà fondamentale attendere il proprio turno mantenendo la distanza di sicurezza con le altre persone presenti all’interno dello studio. All’uscita dallo studio saranno disponibili appositi contenitori in cui depositare i calzari monouso e gel igienizzanti per lasciare lo studio in totale sicurezza.
Perché rispettare queste regole
Le regole di comportamento indicate potrebbero essere adottate tutte o solo in parte. In ogni caso il loro scopo è quello di tutelare la salute dei pazienti e del personale dello studio odontoiatrico. Rispettarle significa rispettare se stessi ed essere altruisti verso gli altri. La pandemia che stiamo vivendo ha cambiato il nostro modo di interagire, imponendo una certa distanza tra le persone e minando in qualche modo il sentimento di fiducia alla base dei rapporti umani.
Il Covid-19 non deve diventare un ostacolo alle nostre quotidiane attività o alla nostra salute. Le azioni messe in atto per tutelare la salute non devono essere viste come una complicazione o, peggio, come una scocciatura, ma come un gesto di attenzione e cura.
Seguiamole e torniamo con fiducia dal nostro dentista.