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Diga di gomma: cos’è, perché il dentista la usa, perché garantisce sicurezza e qualità

Quando pensiamo a una diga, generalmente ci viene in mente quell’imponente sbarramento artificiale che serve a regolare il deflusso di un corso d’acqua, a creare un bacino artificiale, oppure a proteggere un tratto di costa o un porto.

Pochi sanno che la diga è anche un dispositivo medico utilizzato dai dentisti per eseguire alcune procedure terapeutiche in studio. In effetti, alcuni tratti in comune con la barriera architettonica che tutti conosciamo esistono. La “diga di gomma” utilizzata nel settore odontoiatrico è sostanzialmente un foglio di gomma colorata posizionato nella bocca del paziente all’inizio del trattamento e serve a isolare i denti o l’area della mucosa sulla quale il dentista deve operare.

Cos’è e come ci protegge la diga di gomma?

Questo strumento, nato più di 150 anni fa nelle università americane, è in grado di migliorare notevolmente la qualità del lavoro dei dentisti. Soprattutto in questo delicato momento storico, può proteggerli ulteriormente dal rischio di contagio da Covid-19 o altre malattie.

Gli effetti “droplet” (letteralmente “gocciolina”, fa riferimento alla saliva nebulizzata, per esempio generata a seguito di un colpo di tosse o di uno starnuto) e aerosol (sono sempre goccioline di liquido sospese nell’aria, di dimensioni più piccole e quindi possono percorrere distanze maggiori) generati durante alcune procedure odontoiatriche sono ritenuti altamente pericolosi. La saliva e il sangue dei pazienti affetti da Covid-19, infatti, sono agenti biologici assai contagiosi. Inoltre, la vicinanza fisica tra professionista e paziente durante le visite o i trattamenti impedisce di fatto il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1-1,5 metro. Inoltre, è bene sapere che nonostante ci sia sempre stato elevato rischio di infezioni crociate tra dentisti e pazienti, tale rischio è sempre stato tenuto sotto controllo grazie all’utilizzo di dei dispositivi di protezione individuale. Per questo motivo lo studio dentistico è uno degli ambulatori medici più sicuro da diversi decenni.

Per queste ragioni, tra le linee guida varate nel mese di maggio dal Ministero della Salute in ambito odontoiatrico, è stato introdotto il suggerimento di “usare, nelle prestazioni che lo consentono, la diga di gomma. Il suo utilizzo può ridurre significativamente, del 70%, le particelle sospese nell’aria di circa 1 metro di diametro del campo operativo.

La diga di gomma, dunque, serve a proteggere sia il dentista e il suo staff, sia il paziente. Tra i numerosi vantaggi apportati dall’utilizzo della diga di gomma vi è infatti la riduzione di danni provocati accidentalmente ai tessuti molli attraverso l’uso di frese o strumentario chirurgico a seguito di movimenti bruschi o improvvisi. L’uso della diga rende, inoltre, impossibile l’ingerimento accidentale di liquidi irritanti o di strumenti da parte del paziente, agendo da barriera protettiva.

Ma la diga di gomma non è solo sicurezza, è anche qualità

La diga di gomma permette al professionista di operare in un campo operatorio pulito e asciutto. Questa condizione è fondamentale affinché i prodotti utilizzati per la ricostruzione dei denti siano maggiormente efficaci. Infatti, i sistemi adesivi utilizzati per esempio per incollare restauri in resina composita e in ceramica ai tessuti dentari, sono molto sensibili all’umidità durante le fasi di messa in opera e, quindi, richiedono un ambiente asciutto per poter essere correttamente ed efficacemente applicati e lavorati. La diga è uno strumento molto utile anche nelle devitalizzazioni, perché permette al dentista di trattare il paziente solo nell’area della sua bocca debitamente isolata e disinfettata per tutto il tempo necessario.

Per poter operare al meglio e avere una visione ottimale sul dente da trattare, il dentista ha bisogno di retrarre le guance, le labbra, la lingua e le gengive del paziente. Per farlo dovrebbe avvalersi di numerosi strumenti e rulli di cotone per mantenere puliti e asciutti i denti. Un risultato migliore il professionista può ottenerlo dall’utilizzo della diga, che gli consente una maggiore e migliore visibilità sul dente da trattare. Una volta isolati, i denti appaiono più visibili anche grazie all’effetto cromatico che si genera. La diga colorata, infatti, crea uno sfondo cromaticamente uniforme e permette all’operatore di concentrare la visione solo sulla zona di interesse dell’intervento odontoiatrico, affaticando meno la vista del dentista.

Come si applica la diga in gomma?

Per poter essere applicata correttamente, il dentista deve effettuare dei fori sul foglio di gomma in corrispondenza dei denti o dell’area su cui deve lavorare. La diga di gomma successivamente deve essere stabilizzata con l’aiuto di uncini elastici e metallici, appositamente disegnati in base alla forma dei denti del paziente, e adattati al dente distale alla zona di lavoro. L’applicazione della diga può essere agevolata dall’utilizzo preliminare di un lubrificante (sapone neutro) sulla parte interna del foglio e dal supporto di un filo interdentale che permetta una migliore scorrevolezza tra i denti.

In ogni caso, è una procedura assolutamente non dolorosa né invasiva, anzi consente al paziente di sottoporsi al trattamento in modo molto più confortevole.

Riepilogando quando e perché il dentista la usa

L’utilizzo della diga di gomma in alcuni trattamenti odontoiatrici è da sempre altamente consigliato, ma non è obbligatorio.

Il suo impiego è raccomandato soprattutto nei casi di otturazione con uso di compositi, devitalizzazioni o cementazione di intarsi e corone con alcuni tipi di resine o ceramiche.

A causa della pandemia da Covid-19 e in particolare nell’attuale fase di contenimento che stiamo vivendo, gli odontoiatri sono stati invitati a ricorrere all’uso della diga di gomma durante tutti i tipi di trattamento che potenzialmente possono generare effetto “droplet e aerosol”.

La diga, tra l’altro, è ben tollerata dai pazienti poiché consente una respirazione nasale e una deglutizione normale. Inoltre, non obbliga il posizionamento in bocca di fastidiosi aspirasaliva o l’utilizzo di numerosi strumenti (es. specchietti) da parte del dentista per retrarre le guance e aumentare il campo visivo sul cavo orale del paziente.

Anche nel caso di trattamenti a bambini, non vi è alcuna controindicazione. In caso di allergia al lattice esistono anche dighe di gomma sintetica che ne sono prive.

Sono dunque numerosi i vantaggi per l’odontoiatra nell’utilizzo della diga di gomma: il campo pulito e asciutto permette al dentista un ottimo lavoro e gli garantisce un’ottima sicurezza, il paziente d’altro canto si sente protetto e tranquillo.

Adesso lo sai: se, la prossima volta che ti recherai dal tuo dentista di fiducia, ti applicherà la diga di gomma, non preoccuparti. L’odontoiatra la userà per salvaguardare la tua salute e per garantirti una miglior qualità del trattamento.

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