Manca davvero molto poco ad Halloween e i bambini non vedono l’ora di mangiare dolcetti e caramelle. Per quanto quest’anno il “Dolcetto o scherzetto?” sia limitato, la festa può comunque essere una buona occasione per insegnare ai più piccoli come prevenire le carie e il tartaro ai denti. Infatti, quando si assumono più zuccheri del solito, è bene che ogni genitore presti maggiore attenzione all’igiene orale dei propri figli, invitandoli a lavarsi subito i denti e a bere più acqua. 

Halloween: dolcetto o scherzetto? 

Halloween è una festività di origine irlandese, molto diffusa nei paesi anglosassoni. Negli ultimi decenni è approdata in Italia, generando la felicità dei più piccoli e il disappunto dei più grandi da cui è ritenuta una festività straniera. La festa di Halloween è legata alla celebrazione dell’Ognissanti, infatti il termine Halloween deriva da “All Hallows Eve”, che letteralmente significa “Vigilia di tutti i Santi”. 

La tradizione vuole che il 31 ottobre i bambini si aggirino per le strade della città mascherati da creature spaventose, come streghe o fantasmi, bussando alla porta dei vicini ponendo loro la domanda “Dolcetto o scherzetto?”. Tutti coloro che apprezzano Halloween preparano una certa scorta di dolci, come caramelle e cioccolatini, da donare ai più piccoli.

Quest’anno il tradizionale giro del vicinato non sarà possibile a causa del virus e il bottino da portare a casa sarà più esiguo. Quanti genitori però hanno nascosto qualche dolcetto da regalare ai propri piccoli per fargli vivere lo spirito di questa festività?  

Consigli utili per superare la “prova carie” 

Caramelle, dolcini, snack e cioccolato: Halloween è l’occasione che ogni bimbo aspetta per accaparrarsi un bel bottino. Cosa fare, però, quando i bimbi mangiano troppi dolci? Se privare i bambini di dolciumi a forma di zucca o di fantasmini è quasi impossibile, bisogna fare attenzione alle ricadute che gli zuccheri in eccesso potrebbero avere sui loro denti. 

Un esempio? Le caramelle! Il loro consumo altera il Ph della bocca, poiché la espone a un ambiente acido e aumentano il rischio di portare alla formazione di carie e tartaro. 

  • Quelle gommose tendono ad attaccarsi ai denti e rimuoverle è complicato
  • quelle dure, poiché tenute in bocca più a lungo, aumentano il rischio di carie e la probabilità che mordendole si spezzino i denti
  • quelle acidule, invece, predispongono all’azione e alla proliferazione dei batteri. 

Ecco perché se non si riesce a rinunciare alle caramelle, è preferibile optare per quelle acariogene o dolcificate con polioli (lactitolo, xilitolo, eritritolo ecc.). In ogni caso, è più opportuno mangiarle in una sola volta e non in più momenti della giornata. Infatti ogni qual volta che si mangiano è consigliato lavarsi i denti per non incorrere a lungo andare in diverse problematiche. Sicuramente i cioccolatini sono considerati meno “pericolosi” delle caramelle. Il cioccolato, infatti, è la soluzione migliore tra i dolci distribuiti ad Halloween. Sai perché? Il cioccolato è più semplice da rimuovere dai denti. Potendo fare una scelta, il fondente è il migliore considerando l’apporto degli zuccheri, decisamente inferiori rispetto al cioccolato al latte e bianco.

Carie: cos’è, tipologie e rimedi 

Ma cosa sono di preciso le carie? Si tratta di un disturbo che, se trascurato, può arrecare danni come gengivite e parodontite, sacche parodontali o perfino la caduta dei denti. Se il bambino ha dolore ai denti o ha un alito cattivo, potrebbe averne sviluppato una. Talvolta le carie sono infatti visibili e si presentano come macchia chiara o come puntino scuro sul dente. Di fatto si tratta di una degenerazione progressiva dei tessuti dentali. Prima si deposita esternamente, poi, aggravandosi, tende a formare una cavità. Una volta intaccato lo smalto, giunge fino alla dentina il cui tessuto interno si indebolisce notevolmente, diventa scuro e si sgretola.                    

Esistono diversi tipi di carie:

  • superficiale: colpisce lo smalto e la parte superficiale del dente e tendenzialmente si manifesta tramite fastidi lievi o ipersensibilità al freddo;
  • media: intacca la dentina e provoca dolore quando il cibo fa pressione sul dente interessato;
  • profonda: infetta la polpa dentale provocando la possibilità di necrosi (la perdita di vitalità di vasi, nervi e altri tessuti molli interni al dente) e della successiva caduta del dente. 

Le regole per la prevenzione 

I batteri possono trasferirsi dai denti da latte sui permanenti e poi sui molari. Per questo è importante prendersi cura della salute orale del proprio bimbo già dai primi mesi e poi iniziare a usare lo spazzolino già allo spuntare dei primi dentini. Una volta che il bambino sarà in grado di lavare i denti autonomamente, bisognerà comunque controllarlo fino ai sette anni circa. Inoltre, ogni genitore dovrebbe accertarsi che il proprio figlio 

  • lavi i denti dopo i pasti principali per almeno due minuti utilizzando uno spazzolino adatto alla propria bocca e alla propria dentatura;
  • utilizzi un dentifricio al fluoro, utile per prevenire la formazione di carie. In questo caso si può ricorrere ai dentifrici al gusto delicato di menta o frutta;
  • usi il filo interdentale così da prevenire la formazione della placca.
  • beva molta acqua;

Come curare le carie dei bambini 

Come sostengono i professionisti, una volta che la carie è formata, bisogna intervenire a seconda della gravità. Quindi, è necessario indagare, comprenderne l’eziologia e individuare se ha colpito lo smalto, la dentina o la polpa del dente. Nel primo caso, è necessario rimuovere il tessuto cariato per poi proseguire con l’otturazione, ovvero la ricostruzione della parte danneggiata. Negli altri due casi, bisogna procedere con una devitalizzazione e, nell’ipotesi più estrema, con l’estrazione del dente. Come comportarsi invece con la carie sui denti da latte? Questi ultimi hanno uno smalto molto più sottile, infatti la carie riesce ad attaccare più facilmente. Ecco perché le probabilità di devitalizzarlo o estrarlo sono maggiori. Per evitare la formazione delle carie il dentista potrà intervenire con un’azione preventiva che consiste nella sigillatura dei solchi. Questa sigillatura interessa i denti della parte posteriore, ovvero i molari. La procedura crea una barriera invisibile sui denti, impedendo ai residui di cibo e ai batteri di sedimentarsi negli spazzi difficili da pulire.

In ogni caso per evitare di incorrere in rischi, oltre a mantenere una corretta pulizia, bisogna programmare per il proprio piccolo una visita dal dentista almeno due volte l’anno. Solo affidandosi a degli specialisti infatti sarà possibile monitorare la salute della bocca dei più piccoli.