SaluteNevralgia (idiopatica o primitiva) o mal di denti?

Nevralgia (idiopatica o primitiva) o mal di denti?

Ti è mai capitato di percepire un dolore alla gengiva, ai denti o in alcune parti del volto e non capirne la causa? Se si è trattato di un dolore acuto, simile a una sensazione di bruciore potrebbe essere nevralgia trigeminale. Ma di cosa si tratta esattamente quando si parla di nevralgia trigeminale? E quanto dura una fitta causata dal dolore nevralgico?

Cos’è la nevralgia?

Per affrontare il tema della nevralgia si può partire dalla sua etimologia greca: “neyron” (nervo) e “algos” (dolore). La nevralgia è infatti una patologia dovuta all’infiammazione, irritazione o trauma di uno o più nervi sensitivi. Pertanto, consiste nel dolore causato dall’irritazione di un nervo danneggiato. Il dolore si diffonde lungo il percorso del nervo, o su una delle radici che lo connettono al sistema nervoso centrale (SNC), o in tutto ciò che risponde ai suoi impulsi. Esistono diversi tipidi nevralgia, proprio perché i nervi che attraversano il nostro corpo sono numerosi: intercostale, sciatica, del trigemino, facciale, della mandibola, post erpetica, etc. Tra le forme più comuni, sicuramente quella dentale è tra le più diffuse e conosciute. Talvolta la causa non è però dentale, non parte dai denti o dalla bocca, ma è invece causata da altro, da un’infiammazione del nervo trigemino: in questo caso parliamo di nevralgia trigeminale.

Nevralgia del trigemino

La nevralgia del nervo trigemino non è una patologia facile da diagnosticare. Spesso può essere confusa con un mal di denti, in quanto i sintomi più frequenti sono molto simili. Il dolore, infatti, può coinvolgere la gengiva, un singolo dente, tutta un’arcata o zone del volto. Si manifesta talvolta con un dolore acuto e violento, oppure sordo e di tipo gravativo-compressivo, che causa una sensazione di oppressione. Il dolore nevralgico può colpire a tutte le età ma è più frequente sopra i 50 anni. La sensazione di dolore avvertita è piuttosto intensa e può essere accentuata da alcuni stimoli o attività quotidiane, come mangiare, lavarsi i denti, passare il filo interdentale, parlare e sbadigliare.

Mal di denti

Il mal di denti è una patologia abbastanza frequente nella popolazione. Un dente cariato, o un dente già curato in passato possono essere la causa del mal di denti. Talvolta, possono aggravare la percezione o stimolare il dolore anche solo l’aria fredda (capita di frequente durante l’inverno) o l’assunzione di cibi o bevande caldi, freddi, acidi o dolci. Spesso il dolore avvertito può essere piuttosto debilitante, tanto da compromettere la qualità di vita dei soggetti che ne soffrono. In questi casi, a maggior ragione, l’intervento tempestivo del dentista può essere risolutivo.

Come distinguere il mal di denti dalla nevralgia trigeminale?

Tra i due, il denominatore comune è certamente il dolore. Ma quest’ultimo, nel caso del mal di denti, è spesso una sensazione continua, pulsante e parte da una porzione o zona della bocca (siano essi denti o gengiva). Inoltre, se si parla di nevralgia del nervo trigemino, spesso i denti sono sani. Mentre nel mal di denti accade che siano presenti patologie dentali in atto (carie, gengivite, parodontite) o trattamenti pre-esistenti (otturazioni, trattamenti endodontici, protesi).

Nel caso della nevralgia trigeminale, il dolore avvertito è solitamente improvviso, tant’è che chi ne soffre spesso percepisce una sensazione di “pugnalata” o “scossa elettrica”. La durata di questa “fitta” è di circa 1 o 2 minuti (anche se può estendersi), trascorsi i quali il dolore scompare. Questo non toglie che anche in alcuni tipi di dolore dentale, come per esempio la “pulpite acuta” può presentarsi con la stessa percezione, ma spesso più duratura.

La nevralgia trigeminale, inoltre, provoca spesso un tipo di dolore che è accompagnato da altri sintomi. Ad esempio sensazione di bruciore, pizzicore, ipersensibilità al tatto, prurito o gonfiore.

Le cause della nevralgia di origine dentale (mal di denti)

I nervi sono gli elementi che costituiscono il sistema nervoso periferico e svolgono la funzione di trasmettere “informazioni” sotto forma di impulsi nervosi. Sono formati essenzialmente da fibre avvolte da guaine protettive e isolanti. Quando questa protezione viene meno, poiché danneggiata, il nervo è vulnerabile e più soggetto, per esempio, all’attacco di agenti esterni, agli stimoli o alla compressione. Tutti possiamo essere soggetti al mal di denti, ma è certa la presenza di una causa che lo scateni:

  • carie profonda, che ha scoperto la polpa del dente e compromesso la guaina protettiva del nervo;
  • sensibilità dentale;
  • dente devitalizzato, rotto o danneggiato;
  • cisti;
  • forte pressione, come per esempio il bruxismo (il digrignamento notturno dei denti);
  • traumi.

Come curare la nevralgia di origine dentale?

Curare la nevralgia dentale è possibile. Il dentista interviene eseguendo le terapie più adatte, o prescrivendo i farmaci prima di eseguire la terapia. I medicinali prescritti, generalmente, hanno la funzione di ridurre oppure bloccare i segnali di dolore inviati dal nervo infiammato. Possono essere antibiotici, cortisonici, analgesici o antinfiammatori. Non appena si avvertono i sintomi, è importante rivolgersi immediatamente al proprio dentista; da un lato, per evitare di assumere farmaci in maniera autonoma e spesso inutile (come, per esempio, gli antibiotici); dall’altro, per evitare di confondere la nevralgia trigeminale con un semplice mal di denti. È bene ricordare che il 95% del dolore facciale è ascrivibile al mal di denti. Solo nel restante 5% dei casi sarà il professionista ad indirizzare il paziente ai colleghi che si occupa di altre patologie non di origine dentale (sono spesso chiamati in causa gli otorini ed i neurologi).

È possibile prevenire la nevralgia?

In ogni caso, per prevenire le nevralgie è buona norma alimentarsi in modo sano ed equilibrato, con un’attenzione particolare a sali minerali e vitamine. Un’alimentazione ricca di vitamina B e magnesio è, infatti, importante per prevenire questo tipo di patologie. Per prevenire inoltre il dolore di origine dentale è buona norma eseguire controlli presso il dentista di fiducia. Questi, se lo riterrà opportuno, eseguirà esame clinico o diagnostico per avere un quadro completo della salute orale del paziente.

Nel caso della nevralgia trigeminale, l’approccio è invece multidisciplinare. Nonostante questa patologia possa presentare ingannevoli periodi di remissione (mesi o addirittura anni) nei quali sembra scomparire, generalmente il dolore tende a tornare, e in forma ancora più forte. Dobbiamo quindi consultare, già dai primi sintomi, il nostro dentista di fiducia che saprà, come sempre, aiutarci nel migliore dei modi, soprattutto nell’escludere una nevralgia che dipenda dai nostri denti.

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