Le vacanze sono un toccasana per la mente ma anche per il corpo. Il bisogno di staccare la spina dalle solite mansioni e interrompere la routine quotidiana permette di ricaricare le pile, rilassarsi e tornare poi più energici e riposati di prima. Le vacanze però durano sempre troppo poco e il rientro può risultare davvero tosto. Le giornate sono più faticose, l’attenzione cala e subentra un malessere generale. Si chiama stress da rientro e può colpire chiunque, sia chi torna a lavoro o chi torna a scuola.
Stress da rientro: cos’è, quanto dura e come si manifesta
Molti si chiederanno cos’è lo stress da rientro. Non si tratta di una patologia, ma di un disturbo o di una sindrome. Questa condizione di malessere può essere sia fisica che psicologica e causata dal ritorno in un contesto quotidiano fatto di ritmi incalzanti, scadenze e impegni.
Le preoccupazioni del lavoro ma anche gli impegni e gli esami universitari, le lezioni a scuola, gli appuntamenti che tutti hanno rimandato a gennaio si affollano in un lasso di tempo così ristretto creando un senso di confusione e oppressione. Una matassa di cose da fare in grado di creare un nodo sempre più grande e complicato da sciogliere. Nessuna preoccupazione però: il senso di malessere al rientro a lavoro o a scuola è una condizione momentanea.
È una sindrome passeggera, può durare uno/due giorni oppure protrarsi per alcune settimane. Si manifesta con vari sintomi come mancanza di energie, spossatezza e stanchezza. Altre volte si tratta di stress emotivo e i sintomi si presentano come malinconia e apatia, difficoltà di concentrazione, disagio e lieve depressione, sconforto, ma anche tensione nervosa, inquietudine, irritabilità, ansia e cambi di umore repentini.
In alcuni casi i sintomi dello stress sono somatizzati e perciò ancora più evidenti come disturbi gastrointestinali o cefalee.
Il rientro alle attività lavorative o scolastiche non è mai facile, per questo bisogna cercare di viverlo al meglio affrontando il problema senza farsi inglobare dalle preoccupazioni e dalla frenesia. Con piccole azioni e alcuni atteggiamenti, tutti possono essere in grado di affrontare lo stress da rientro e riprendere in mano la propria vita scolastica o lavorativa.
Come superare lo stress da rientro
Chi soffre di stress da rientro può fare affidamento su alcuni piccoli consigli che regaleranno subito sollievo e aiuteranno ad affrontare le giornate con uno spirito diverso. Questi consigli valgono anche per chi soffre di stress da studio.
- Abituarsi gradualmente ai ritmi lavorativi. Se si è tra i fortunati che hanno passato le festività lontano da casa è consigliato non rientrare dalle vacanze la sera prima di ricominciare a lavorare, ma lasciare almeno un giorno o due di decompressione, di “ritorno alla realtà”.
- Ritagliare del tempo per se stessi. È bene rilassarsi e svagarsi, staccare dalla routine più spesso, organizzando weekend fuori porta o gite, quando possibile.
- Coltivare i propri interessi e hobby: andare al cinema, fare delle passeggiate al parco, leggere un libro oppure iscriversi a quel corso che si è sempre voluto fare ma non si ha mai avuto il tempo. Questo non serve ad avere altri impegni, ma a scegliere cosa fare e farlo con i propri tempi.
- Fare attività fisica: aiuta a svagarsi e a scaricare tensioni accumulate.
- Meditare: il sistema mente-corpo ha bisogno di tempo per ritrovare il suo equilibrio, per questo attività come Yoga e meditazione possono aiutare chi soffre di stress a trovare nuovamente la pace.
- Fare attenzione al sonno: andare a dormire con televisori accessi potrebbe disturbare il sonno. È inoltre sconsigliato guardare lo smartphone prima di andare a dormire perché gli schermi luminosi mandano in confusione il cervello. Infatti il cervello con la luce dei monitor è portato a credere che sia giorno. Questo altera il ciclo sonno/veglia. Il sonno diventa così irregolare, creando un effetto jet lag artificiale.
- Dormire molto: è bene dormire dalle 7 alle 9 ore, dando la possibilità al corpo di recuperare le energie necessarie ad affrontare il giorno successivo. Perché restare sul divano a sonnecchiare davanti a un film? Perché andare a letto tardi tutte le sere? Ascoltare i segnali del proprio corpo porta benessere.
- Abituarsi gradualmente: è meglio non programmare troppe attività nei giorni subito dopo il rientro. Questo permetterà un graduale ritorno alla normalità.
- Non dimenticare le pause: tante email da leggere e lavoro accumulato non aiutano di certo. È però importante non dimenticarsi di fare una piccola pausa ogni tanto. Infatti interrompere la propria attività per qualche minuto aiuta a schiarirsi le idee e tornare sul lavoro ancora più concentrati.
- Mangiare in modo corretto: un’alimentazione sana è sempre alla base di uno stile di vita equilibrato. Se però in questi giorni particolari si sente il bisogno di trasgredire, è bene coccolarsi con dolci e cioccolato che aiutano a migliorare l’umore.
Stress da rientro a scuola
Oltre allo stress da rientro a lavoro dopo le ferie, a contribuire allo stato di ansia e insofferenza, subentrano anche lo stress da rientro in ufficio dopo mesi di smartworking e lo stress da rientro a scuola.
I bambini hanno fatto delle vacanze più lunghe e tornare a scuola può essere vissuto in modo molto negativo e difficile. Si perchè oltre a pensare a se stessi, molti devono pensare ai propri piccoli e alle nuove regole da rispettare tra i banchi di scuola. Misurare quotidianamente la temperatura, indossare la mascherina, attenzione nei mezzi pubblici, ricordare di disinfettare spesso le mani e far rispettare le distanze di sicurezza.
Anche i bambini possono soffrire lo stress! Nei più piccoli, come negli adulti, si può manifestare in diversi modi e spesso i bambini non sanno come affrontarlo. Per questo motivo devono essere gli insegnanti e i genitori a cogliere i campanelli d’allarme e individuare possibili soluzioni. È possibile aiutarli facendoli incontrare con i loro amici e compagni, se la situazione lo consente, oppure aiutandoli con i compiti. Dedicare del tempo ai propri figli dopo scuola facendo delle passeggiate al parco o giocando con loro potrebbe risultare un’efficace valvola di sfogo anche per i genitori.
Stress da rientro e mal di testa
La sindrome da rientro pur non essendo una vera e propria patologia, può far scattare dei meccanismi legati a problemi latenti più seri e duraturi legati ad ansia o altri malesseri.
Quando lo stress da rientro viene somatizzato si può infatti presentare con altri sintomi influendo sulla salute fisica e mentale. Il mal di testa da stress è un disturbo molto comune e può avere grandi conseguenze su chi ne soffre limitando o impedendo anche le più semplici azioni.
Come riconoscere il mal di testa da stress
Riconoscere il mal di testa da stress è semplice: si tratta di un dolore costante, causato da contrazioni involontarie e continue che riguardano i muscoli del viso, della bocca, delle tempie e della fronte.
Il mal di testa da stress può essere causato da fattori ambientali esterni come la necessità di doversi concentrare sul lavoro o disturbi d’ansia dovuti a scadenze e consegne. I sintomi in genere sono dolore inteso spesso conosciuto come cerchio alla testa, fotosensibilità e fonosensibilità.
Connessione tra mal di testa e denti
Gli effetti negativi dello stress in generale, ma anche dello stress da rientro, non riguardano solo il benessere mentale. Esiste uno stretto legame anche tra stress e denti.
Il dolore alla testa, infatti, potrebbe essere causato da nevralgia ai denti dovuto al bruxismo. Chi è sotto stress infatti tende a scaricare la tensione su qualcosa. Molto spesso capita che la tensione venga scaricata sui denti in modo inconsapevole. Soltanto quando si inizia a percepire fastidio ai muscoli delle guance si rende conto di star digrignando i denti.
Lo stress incide sulla salute della bocca e il bruxismo ne è il risultato: serrare continuamente i denti provoca tensione a livello dei muscoli facciali e di conseguenza portare al mal di testa. Serrare i denti aiuta ad affrontare una situazione difficile o particolarmente impegnativa. Si tratta di un’azione che deriva dall’inconscio. Con il tempo però questa cattiva abitudine può avere effetti sui denti, portandoli all’usura o provocando micro fratture. Il dolore che ne segue può avere ripercussioni tutta la testa.
Proprio per questo motivo è importante imparare a riconoscere la causa profonda del mal di testa e trovare una soluzione. Se il bruxismo è notturno è consigliato l’utilizzo di bite o mascherine che impediscono l’usura a causa dello sfregamento.
Per poter combattere il bruxismo è necessario combattere ed eliminare lo stress. E allora perchè non prendersi qualche minuto per se stessi? Play alla propria playlist preferita, via i troppi pensieri, e anche solo per cinque minuti lasciamo i brutti pensieri fuori dalla porta!